15/12/07

LA CASA DUE

l'operaio rumeno - macchè operaio, imprenditore rumeno, l'impresa è sua e infatti ha un bell'aspetto solare, lui, mica come me che ho lavorato fino all'una e mezza ieri sera e a gratis - l'imprenditore, dicevo, è entrato stamattina nella Casa Nuova e ha esclamato un confortante CHE DISASTRO...MA L'AVETE COMPRATA, STA CASA? Si che l'ho comprata....E' UN DISASTRO, CI VORRANNO DUE SETTIMANE e girava con lo sguardo solare, si, ma scettico anche, un po' a dire POVERINA... dice L'INTONACO SI STACCA, GUARDA QUI, E LI' IN ALTO C'E' LA PERDITA E POI LA CREPA E POI L'ARCHETTO SGHEMBO l'archetto lo togliamo IO HO PRESO CASA ALLA BUFALOTTA, BELLA GRANDE, 190MILA EURO si vabbè però a Bufalotta C'E IL CENTRO COMMERCIALE VICINO... si, no, ma io preferisco San Lorenzo...TU SEI DI MILANO! RICONOSCO L'ACCENTO si, sono di Milano, senti, mi fai un preventivo dei lavori? Ho fretta, tanta fretta TANTA FRETTA, SI, TE LO FACCIO AVERE PER GIOVEDI' giovedì??? ma è sabato! giovedì....per giovedì dovrebbero essere finiti i lavori! GIOVEDI' vada per giovedì.

13/12/07

06/12/07

DAY AFTER (rogito ergo sum)

"...e quel mattino aveva
il viso dei vent'anni
senza rughe..."

19/11/07

BRANDELLI DI FINE SETTIMANA

Domani è il 20 novembre. D-day. M-day, nel caso specifico. Mi sono abituata a dormire nonostante l'M-day in avvicinamento. Oggi sono arrivata in studio ed era scomparsa la mia sedia. Scrivo seduta su una poltroncina buona per leggerci il giornale la domenica mattina, non per disegnare. Ridisegno, in punta di sedia, una planimetria tutta fronzoli. Con la schiena disegno una parentesi. Ieri mattina ho finito di leggere un bel libro, scritto da un ragazzo che si chiama Cristò, con l'accento sulla o. Ieri mattina ho visto la casa-mondo di De Renzi, grazie a G. Ieri mattina ho visto San Carlino alle 4 fontane, grazie a G. Ieri pomeriggio ho lavorato, grazie alla signora C. L'altroieri ho passato 4 ore all'Ikea. Ho percorso il percorso all'inverso, e, parlando nella lingua che chiama Expedit le librerie, Lack i ripiani e Kottbullar le polpette, mi sono sentita brutta. Al bancone assistenza-clienti, allo scoccare della quarta ora, guardando G, A e H che mangiavano le patatine, mi son sentita bella. L'altroeri sera ho trafugato martelli e dato pseudo-assistenza a due uomini che prendevano a schiaffoni i fianchi di un'Expedit e ho difeso una fatina coreana dai tragicominci attacchi verbali di un bruto romano (bruto ma bello).

22/10/07

cerco di reagire agli eventi con dignità
parlo meno di quanto vorrei
tanto gli amici lo sanno, quanto sono affannata, quanto veglio, la notte.
lo stomaco sfarfalla, io prendo decisioni titaniche muovendo capitali
risparmiati da generazioni.
e veglio.

11/09/07

10/09/07

06/07/07

PERLE

di Giorgio Muratore Sulla cresta dell’onda, come non mai, Santiago Calatrava ha inaugurato in pompa magna alle Scuderie del Quirinale la sua ultima mostra intitolata “Dalle forme all’architettura”. Nella cornice sontuosa delle antiche stalle pontificie massacrate a suo tempo dalla Gae nazionale l’ineffabile Santiago accompagnato da un codazzo di potentissimi ceffi che spaziavano dall’Opus alla Massoneria…ha mostrato al mondo le sue “opere”…di architettura?…assolutamente, no!…ma solo “disegni” e soprattutto “sculture”…“disegni” e “pitture” da far rabbrividire…e “sculture” poi, a decine, a dimostrare la più totale sordità nei confronti di un’arte che evidentemente non ha mai incrociato il cammino di Santiago…robaccia scopiazzata qua e là…arroganza, incapacità, protervia e delirio di onnipotenza…alla stato puro…palesemente una mostra “estiva” a tappare i buchi di una programmazione delle “Scuderie” che, col passare del tempo, si dimostra sempre più fragile e acefala…Santiago a Roma…chiamato dai soliti “poteri forti” che fanno il bello e il cattivo tempo nella capitale del mattone…sta per realizzare un complesso “olimpico” di dimensioni colossali…fatti suoi e dei suoi sodali capitolini…ma non ci venga anche a rompere i coglioni con le sue ubbìe pseudo-artistiche…la monnezza se la tenga a casa sua…e valga anche per lui l’antico detto… “Offelé, fé el to mesté”…una mostra capace di offendere, insieme, tutte le arti…disegno, pittura, scultura e…architettura…un vero “capolavoro” da “ufficio stampa”…e che comunque, per i masochisti della cultura, resterà aperta fino al 2 di settembre…

03/07/07

OTTANT'ANNI E PASSA

Mio zio Mario è un vecchietto basso e solido, un uomo di campagna, semplice, con l'orto e le galline. Uno che quando lo incontri, rientrando dai tuoi viaggi, compare e scompare discreto. Tu lo vai a trovare e lui è nell'orto oppure in cantina; sale in cucina e beve il caffè della zia Rita e magari ti racconta, biascicando un po', che il giorno prima ha suonato i piatti nella Banda del paese. Che lo ascolti con tenerezza, così. Sabato ho scoperto, di lui, cose che lui non mi ha mai raccontato. Io ho studiato a Parigi, ho viaggiato in India e sono andata a New York e a Londra e dappertutto, un sacco di volte. Lui è andato in guerra. Ci è rimasto per anni. Ogni tanto gli davano qualche giorno di permesso per tornare al paese e raccogliere il grano. Era un socialista, lui, e quando tornava a casa ci trovava i fascisti. Pochi giorni nei campi e poi di nuovo in guerra. Stava sul fronte jugoslavo quando c'è stato l'armistizio. Pare che, con l'armistizio, i soldati non sapessero più cosa fare, come fare. Qualcuno scappava da solo, qualcun'altro diceva che era meglio stare uniti, tornare verso casa tutti insieme, farsi forza così. Lo zio Mario è rimasto nel gruppo ed è stato catturato dai tedeschi che l'hanno messo in un campo di concentramento in Germania. Ci è rimasto per due anni. I tedeschi ordinavano e lui non ci capiva nulla. Si è inventato d'essere stalliere per potersi occupare dei cavalli e mangiare la biada. Scaricava i camion di viveri e chi era preso a rubare, gli sparavano. Lui scaricava, rubava e mangiava. Quando sono arrivati i Russi, insieme a qualche altro compaesano ha preso ottanta cavalli e ha cominciato a tornare a casa. Scendeva verso sud, incontrava le fattorie e vendeva i cavalli per avere da mangiare, da bere. L'ultimo l'ha venduto a Udine. Da Udine al paese, altri 400 chilometri, come abbia fatto non so.

25/06/07

BUONGIORNO

Al mattino G si alza per primo e fa il caffè. Per un quarto d'ora io indugio nel letto facendo finta di niente, magari non mi si nota. Poi mi rassegno, mi alzo e trovo G che gira per casa e mi pare un capolavoro che si muove, un diamante agitato, così prezioso che non riesco nemmeno a spiegarglielo e quindi, per raccontargli la mia gioia, insceno scenette buffe, tipo Il Cartone del Latte Indisposto o La Lucertola Curiosa dei Muri. Stamattina le persiane del soggiorno le ho aperte io e mi è arrivato in faccia un vento a 50° sopra-zero. Stamattina abbiamo mangiato Camille e biscotti. Io, inossidabile nella mia storica abitudine della colazione al bar, da più di un anno bevo un inappetibile caffelatte e mangio brioche confezionate sentendomi privilegiata.

20/06/07

EARTH INTRUDERS

Ieri ho cenato con Bjőrk e Matthew Barney. L'ho intuìto quando ho aperto la porta di casa. Mica arrivano da questo pianeta. Lui si chiama A, è alto, altissimo, ha capelli lunghi e ricci, da putto. Dovrebbe stare aggrappato in alto sulla volta di una chiesa, ma so che, guardando giù, direbbe cose sconvenienti, farebbe un casino. E poi volerebbe di qua e di là, sbracciandosi, le mani nei capelli, gesticolando, parlando parole entusiaste. Finirebbe per distrarre la gente che non seguirebbe più la Messa. Lei si chiama H, è candida, eterea anche quando non è vestita di bianco (ieri era vestita di bianco). Lei arriva per davvero da un altro pianeta, un posto lontano che mi immagino fatto di colline e fiori e cieli tranquilli, tutto pieno di fatine che volano e folletti che cantano. Mi sorprende ogni volta che parla parole perchè immagino che nella sua testa ci siano musiche, gorgheggi, scampanellii, mica sillabe. Insieme, non smettono mai di cercare.

14/06/07

OGGI, PALINDROMI

I TOPI NON AVEVANO NIPOTI

08/06/07

Una nostra Cliente, la Grande Signora C, oggi è passata in studio, vestita di tutto punto, a consegnarci dei documenti. Nella piazzetta qua sotto è stata intervistata da La 7:
la 7_Signora, cosa vorrebbe dire a Bush che sta arrivando a Roma?
Grande Signora C_Senta, io sono siciliana, ho origini greche, 2000 anni di democrazia alle spalle: ma che je posso dì, io, a un texano?
in onda domenica prossima_ore 7e55_su La 7

05/06/07

OGGI, REBUS

Amena località di villeggiatura

31/05/07

Scrivere bozze in risposta ai Brutti Cafoni Clienti C.C. fa sempre risorgere. Si scovano parole pertintenti e si ripulisce il pensiero con logiche altrimenti trascurate. Negli Stati Uniti esiste pure un corso all'Università, il corso di "Pensiero Logico", una specie di percorso di verità, una specie di verifica e consolidamento del proprio punto di vista. Il bello delle bozze poi è che ci si può un po' lasciar andare in sfoghi che nella redazione finale saranno censurati, tipo le bozze di J all'ing. Bambocci che chiude con, al posto dei saluti, cordiali calci in der cul. La mia bozza di oggi è scritta in lingua franzosa, fintamente umile, è tutto un dire quel formidable malentendu!, tutto un tellement desolés!, e poi giù con cifre e prove che ci fanno forti. Ovvio che poi alla fine il Brutto Cafone Cliente C.C. leggerà solo le prime tre righe, si farà gonfiare le vene del collo e, per sfogarsi, correrà subito a casa a sgozzare con i denti, ancora vivo, un pollo. Così me le immagino io, le sue serate.
PIU' CHE LE PAROLE
CONTANO I MATTI
ora c'è un signore
che chiameremo il Cliente C.C.
che, schizofrenico, machista e misogino
risponde via mail delirante
alle nostre vane richieste di ricevere da lui un contratto
e bla bla e bla bla
e ci rivolge accuse infondate
e dice che siamo inadempienti
e dice che la Katia è stata aggressiva, a Parigi,
poverino-poverino.
A Parigi, il Cliente C.C.
mentiva
(spero per lui, sapendo di mentire)
e la Katia gli ha ricordato
le promesse disattese
i pagamenti promessi e mai arrivati.
il Cliente C.C.
si faceva rubicondo,
stringeva denti e pugni,
pur continuando a sbirciare nella scollatura
della sua assistente, certo,
e ripeteva bugie in litanìa
come se ripetendo potessero diventar vere.
A distanza di un mese
il vero è rimasto vero
l'ingiusto è rimasto ingiusto
il vero conta meno dell'ingiusto
il Cliente C.C.
tiene il potere e ha comunque ragione.
Che fare?
Sparare?
PIU' CHE LE PAROLE
CONTANO I MATTI

28/05/07

io e G in vacanza
andata con treno+autobus enorme su stradine piccole+taxi
casetta umida su caletta immacolata
nuvole e sole
Nino il traghettatore
pasti con frutti di mare freschi
asini bianchi che sembran cavalli
300 scalini giù e su
cose da leggere
cose belle da guardare
cose bellissime da abbracciare, coccolare, viziare
ritorno con autobus a sorpresa+traghetto+treno+piedi+vespa
io, G
zanzare
e intonaco
oh santissima dei naufragati-1 oh santissima dei naufragati-2
cavallo bianco
calce oh santissima dei naufragati-3

23/05/07

qualcuno ha detto
capisco perchè siate state così amiche
e guarda un po'
in tutto questo tempo,
detto da un estraneo,
è il commento che più mi ha segnata

16/05/07

11/05/07

MPX
ancòra
senza
tregua
mille stampe da ristampare
(io correggerei a penna)
-
la casa all'asta
è occupata dalla signora Taldeitali
fino al 2009
quindi
o cedo
o inizio a procurarmi
una testa di cavallo
-
occhi esausti
mandibole pure

10/05/07

tavole ASL,
da Milano R ha detto
bloccate la stampa bisogna modificarle
quando?
nel week end?
io aspetto
e penso a tutte le cose che ho da fare
casa all'asta, banca, notaio
lunedì mattina bolli, bonifico e tribunale
martedì asta
case a san lorenzo
mail a federica che ci ha accolti e io sono sparita, da allora
medico
tartu
e magari un po' di riposo
accanto a G
io, i miei pensieri, G, Carla Bley e le sue note che sembrano stonate

09/05/07

lanciàti verso la meta
mi pare
di una consegna titanica
di 80 tavole lunghe 2 metri e 70
la mia faccia accartocciata
le mandibole tese
un orizzonte di riposo lontanissimo

02/05/07

NOI, BELLISSIMI

10/04/07

05/04/07

ma si perda perchè siam tre volte buoni
e si vinca solo in sogni straordinari

26/03/07

21/03/07

la Grandissima Piccolina salta su un trampolino nella campagna inglese