Al mattino G si alza per primo e fa il caffè. Per un quarto d'ora io indugio nel letto facendo finta di niente, magari non mi si nota. Poi mi rassegno, mi alzo e trovo G che gira per casa e mi pare un capolavoro che si muove, un diamante agitato, così prezioso che non riesco nemmeno a spiegarglielo e quindi, per raccontargli la mia gioia, insceno scenette buffe, tipo Il Cartone del Latte Indisposto o La Lucertola Curiosa dei Muri. Stamattina le persiane del soggiorno le ho aperte io e mi è arrivato in faccia un vento a 50° sopra-zero. Stamattina abbiamo mangiato Camille e biscotti. Io, inossidabile nella mia storica abitudine della colazione al bar, da più di un anno bevo un inappetibile caffelatte e mangio brioche confezionate sentendomi privilegiata.