19/11/07
BRANDELLI DI FINE SETTIMANA
Domani è il 20 novembre. D-day. M-day, nel caso specifico. Mi sono abituata a dormire nonostante l'M-day in avvicinamento.
Oggi sono arrivata in studio ed era scomparsa la mia sedia. Scrivo seduta su una poltroncina buona per leggerci il giornale la domenica mattina, non per disegnare. Ridisegno, in punta di sedia, una planimetria tutta fronzoli. Con la schiena disegno una parentesi.
Ieri mattina ho finito di leggere un bel libro, scritto da un ragazzo che si chiama Cristò, con l'accento sulla o.
Ieri mattina ho visto la casa-mondo di De Renzi, grazie a G.
Ieri mattina ho visto San Carlino alle 4 fontane, grazie a G.
Ieri pomeriggio ho lavorato, grazie alla signora C.
L'altroieri ho passato 4 ore all'Ikea. Ho percorso il percorso all'inverso, e, parlando nella lingua che chiama Expedit le librerie, Lack i ripiani e Kottbullar le polpette, mi sono sentita brutta. Al bancone assistenza-clienti, allo scoccare della quarta ora, guardando G, A e H che mangiavano le patatine, mi son sentita bella.
L'altroeri sera ho trafugato martelli e dato pseudo-assistenza a due uomini che prendevano a schiaffoni i fianchi di un'Expedit e ho difeso una fatina coreana dai tragicominci attacchi verbali di un bruto romano (bruto ma bello).